Descrizione
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Nel catasto onciario del 1753, ordinato da Carlo il Borbone nel piccolo "casale" di Fardella (tavola 1-elenco cittadini) - si contavano 2 palazziate, 58 pagliari, 71 case, 1 terralota, 2 sottani. Questi erano i tipi edilizi di abitazioni che in relazione a dimensione e fattura svelavano la condizione economica di chi le abitava e in cui ancora agli inizi del XX secolo mancava acqua potabile, l’illuminazione elettrica.
Le abitazioni contadine di Fardella non erano diverse da quelle dei paesi descritti per l’inchiesta Jacini dal Branca nel 1883 dove si legge "abitazioni misere meschine, disagiate, contrarie alla salute e all’igiene" con "un mal costrutto fumaiolo", spesso costituite da un solo vano in cui si dormiva e dove vi aveva "ricetto anche il maiale o il somaro", insomma "rara è l’agiatezza, l’igiene è trascurata, la vita è strappata innanzi meschinamente nella popolazione agricola".
La casa comunemente conosciuta con il nome di "A CAS I FILUMEN", oggi purtroppo ridotta a rudere, mostra ancora la sua struttura originaria: muratura portante a sacco fatta con pietra locale, solai e copertura lignea (i cui resti sono ancora visibili a terra nell’interno), facciata con piccole finestrelle per far entrare la luce ma non il freddo e fori lungo le murature che servivano per l’alloggiamento delle travi; è costituita da un piano terra dove si trovavano la stalla e magazzino e un primo piano, coperto con un tetto a falda, con la sua sola stanza dove si svolgeva la vita della famiglia: si cucinava, si mangiava e si dormiva. Ancora è visibile e accessibile la tipica scala a profferlo d’accesso al primo piano, in pietra tipica, che poggia su una struttura ad arco con conci in pietra e qualche laterizio, sistema strutturale che si ripete anche per la piattabanda ubicata sul piccolo ingresso laterale a destra, mentre su quello principale si trova una trave lignea.
Georeferenziazione
Indirizzo: Via Donadio D., 21, 85034 Fardella PZ
Quartiere:
Circoscrizione:
CAP: 85032